Comune di Casale Monferrato - Comune di Casale Monferrato

Strutture prima infanzia Nido in famiglia

Il “Nido in famiglia” è un servizio educativo integrativo per l’infanzia svolto in contesto domiciliare che permette di dare risposte a esigenze di particolare flessibilità e/o vicinanza ai territori e che concorre all’educazione e alla cura delle bambine e dei bambini soddisfacendo i bisogni delle famiglie in modo flessibile e diversificato.

Il nido in famiglia è un luogo di vita per i bambini in età non inferiore ai 3 mesi e non superiore ai 36 mesi, inserito in un contesto ambientale e sociale di tipo familiare che intende dare una risposta alla domanda relativa ad una possibile alternativa ai servizi tradizionali (nido, micro-nido e sezioni primavera).

Rispetto ai servizi tradizionali il nido in famiglia si differenzia per la sua totale integrazione con il contesto abitativo, per la ridotta capacità ricettiva (può accogliere massimo 5 bambini) e per la flessibilità negli orari, nella strutturazione e nel funzionamento.

L’attivazione del nido in famiglia avviene attraverso la presentazione di Segnalazione Certificata d’Inizio Attività (SCIA) presso lo Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP) del Comune in cui s’intende avviare. Nel nido in famiglia è ricompreso il servizio, in ambito rurale, denominato AgriTATA.

Modulistica

Informazioni

Chi può presentare l’istanza
Deve essere presentata dal legale rappresentante, in caso di società, o dal soggetto, persona fisica, titolare della ditta individuale, o da un delegato appositamente designato tramite procura.

A chi deve essere presentata
Allo sportello competente per il territorio in cui si svolge l’attività o è situato l’impianto oggetto dell’attività produttiva o di prestazione di servizi.

Come deve essere presentata
L’istanza deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica attraverso questo portale.

Requisiti morali
Per esercitare una attività di Asilo Nido occorre essere in possesso dei requisiti morali previsti dalla normativa antimafia e non aver riportato condanna per un reato che incida sulla moralità professionale, salva riabilitazione, o essere stati dichiarati falliti, salva riabilitazione (comma 5, art.27, L.R. 8 gennaio 2004, n.1).

Requisiti professionali
In caso di Nido in famiglia l’attività deve essere condotta da persona in possesso di uno dei titoli professionali definiti dalla normativa vigente.

Disponibilità dei locali: avere la disponibilità dei locali in cui si intende esercitare l’attività; il nido in famiglia deve sorgere in immobili ad uso abitativo, aventi i requisiti della civile abitazione, anche in contesti aziendali rurali.

Conformità dei locali
La struttura di insediamento deve garantire le seguenti caratteristiche:

  1. condizioni di sicurezza statica, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti negli stessi installati, in conformità a quanto previsto dalle norme vigenti per le civili abitazioni;
  2. requisiti igienici minimi previsti dai regolamenti locali d’igiene e dalle normative nazionali e regionali vigenti in materia di edifici di civile abitazione;
  3. condizione di sicurezza degli impianti, anche di prevenzione incendi, nei casi previsti dalla legge;
  4. adattabilità ai soggetti portatori di handicap usufruenti di sedia a ruote, secondo quanto stabilito dal D.P.R. 24 luglio 1996, n. 503;
  5. certificato di agibilità dei locali di cui al TITOLO III – Capo I – del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380.

Rispetto delle norme: l’attività deve essere svolta nel rispetto delle norme applicabili all’attività oggetto della pratica e delle relative prescrizioni in materia di igiene pubblica, igiene edilizia, tutela ambientale (atmosfera), tutela del paesaggio, tutela della salute nei luoghi di lavoro, sicurezza degli impianti, sicurezza alimentare, regolamenti locali di polizia urbana annonaria, ecc.

Registro imprese: in caso di impresa, questa deve essere iscritta al Registro Imprese della Camera di Commercio (l’unità locale deve essere iscritta al Registro Imprese della Camera di Commercio entro un massimo di 30 giorni dalla data di avvio dell’attività)

I costi per avviare l’istanza sono composti da:

  • diritti SUAP (se richiesti);
  • diritti di istruttoria dei vari Enti coinvolti (se richiesti).

    Per informazioni riguardo la modalità di pagamento vedere sezione Pagamenti.

Nel corso del procedimento l’interessato può prendere visione degli atti del procedimento e presentare memorie scritte e documenti. Nei confronti del provvedimento finale è possibile avvalersi delle tutele amministrative e giurisdizionali previste dall’ordinamento vigente.

Nel caso l’utente sia autenticato è possibile consultare le informazioni dalla sezione La mia scrivania digitale – Istanze presentate e stato di avanzamento.

Ultima modifica: 23 Maggio 2025 alle 10:21

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